Decreto Rilancio
Rafforzamento patrimoniale delle imprese
L’art. 26 del Decreto Legge Rilancio supporto il rafforzamento patrimoniale delle imprese con un fatturato compreso fra i 5 ed i 50 milioni di euro che hanno subito un calo del fatturato del 33%
Sono infatti previsti interventi di defiscalizzazione degli aumenti di capitale e di sostegno finanziario effettuati entro il 31 dicembre 2020.
In particolare, è prevista una detrazione del 20% dall’imposta lorda sul reddito delle persone fisiche ovvero una deduzione del 20% per le società in caso di aumento di capitale a pagamento, con un limite massimo del beneficio fissato a 2 milioni di euro.
Viene inoltre riconosciuto un credito d’imposta pari al 50% delle perdite superiori al 10% del patrimonio netto fino a concorrenza del 30% dell’aumento di capitale (con un tetto massimo di 800.000 euro).
Per le imprese con ricavi sopra i 10 milioni di euro che effettuino aumenti di capitale superiori ai 250.000 euro è prevista la possibilità di emettere strumenti finanziari (di ammontare compreso fra 250.000 euro e il minore fra l’importo dell’aumento di capitale e 3 milioni di euro) che possono venire acquistati dal ‘Fondo Patrimonio Pmi’ gestito da Invitalia, di 6 anni di durata senza il pagamento di interessi. Il valore di rimborso da parte della società che ha effettuato l’aumento di capitale è ridotto del 30% (con limite a 800.000 euro) nel caso in cui il valore del patrimonio netto sia superiore a quello del momento della sottoscrizione e la società non abbia, fra le altre cose, versato dividendi o fatto aumenti di capitale gratuiti.
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