PR FESR Veneto 2021-2027 – Azione 2.6.1
PROGETTI FINANZIATI | Reingegnerizzazione sostenibile di prodotto o processi |
BENEFICIARI | PMI |
TIPO DI AGEVOLAZIONE | Contributo a fondo perduto |
SCADENZA | 18 luglio 2024 |
PRESENTAZIONE
La Regione Veneto mette a disposizione 7.214.206 euro per sostenere le piccole e medie imprese con l’obiettivo di:
- indurre cambiamenti organizzativi che favoriscano l’adozione di nuovi processi produttivi (materie prime e tecnologie) che consentono di utilizzare minori quantità di materie prime e realizzare prodotti a maggior durabilità o realizzare prodotti e componenti con un maggior indice di riparabilità e manutenzione o più facili da riciclare/recuperare e con minori scarti,
- migliorare l’efficienza della produzione tramite la riduzione del consumo di risorse e degli scarti di lavorazione o fare in modo che questi siano gestiti come sottoprodotti o tramite la riduzione/eliminazione dell’impiego di sostanze pericolose tramite la sostituzione con altre sostanze a minore pericolosità,
- sostenere il ricorso alle materie prime seconde, ossia ai prodotti derivanti dal recupero dei rifiuti, per attivare la domanda di prodotti sostenibili e circolari, e ridurre la produzione di rifiuti o valorizzare i sottoprodotti industriali e la loro re-immissione nella catena del valore, anche attraverso iniziative di simbiosi industriale.
SOGGETTI BENEFICIARI
Sono ammesse alle agevolazioni le Sono ammesse le micro, piccole e medie imprese (PMI) così come definite nell’Allegato I del Regolamento UE n. 651/2014 del 17 giugno 2014 e dalla Raccomandazione della Commissione 6 maggio 2003, n. 2003/361/CE.
L’impresa richiedente deve essere regolarmente costituita, iscritta nel registro delle imprese e attiva presso la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura competente per territorio; le imprese aventi sede legale in altro Stato comunitario devono essere in possesso di analoghi requisiti in conformità alla legislazione ivi vigente.
L’impresa richiedente, inoltre:
- non deve presentare le caratteristiche di impresa “in difficoltà” così come definite dall’articolo 2, punto 18, del Regolamento (UE) n. 651/2014.
- deve essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non deve trovarsi in stato di fallimento, essere sottoposta a procedure di liquidazione (anche volontaria), concordato preventivo, concordato con continuità aziendale, amministrazione controllata o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente.
PROGETTI AMMISSIBILI
Le tipologie d’intervento ammissibili al sostegno sono:
- reingegnerizzazione del prodotto e/o del packaging del prodotto al fine di favorirne la durabilità, la riparabilità o le modalità di recupero, ivi inclusi gli impianti pilota;
- reingegnerizzazione impiantistica del processo o del prodotto volte alla sostituzione di materie prime o additivi utilizzati nel ciclo produttivo con rifiuti, End of Waste (già autorizzati o da autorizzare) o sottoprodotti, ivi inclusi gli impianti pilota;
- reingegnerizzazione del ciclo produttivo e/o modifiche gestionali del ciclo produttivo e della supply chain al fine di migliorare l’efficienza nella produzione tramite la riduzione dei consumi di risorse e degli scarti di lavorazione, ivi inclusi gli impianti pilota;
- reingegnerizzazione del ciclo produttivo, anche in sinergia con diverse realtà produttive, che prevenga la produzione di rifiuti attraverso la creazione di una filiera di sottoprodotti.
Il progetto deve essere concluso ed operativo entro il termine di 24 mesi dalla concessione del contributo.
La proposta progettuale deve rispettare i seguenti requisiti, pena la non ammissibilità del progetto:
- coerenza con il Piano Regionale di Gestione dei rifiuti e per la bonifica delle aree inquinate (PRGR), approvato con DGR n. 988/2022;
- coerenza con la Direttiva 2008/98/CE;
- concentrarsi su recupero e valorizzazione a fini del riuso/re-immissione nel processo produttivo e non per lo smaltimento;
- carattere di innovazione a livello di prodotti o di processo, rispetto l’attuale sviluppo tecnologico del settore di riferimento.
Il progetto deve, inoltre, essere conforme al Rapporto Ambientale e non incidere negativamente sui siti Natura 2000. Il rispetto dei principi DNSH dovrà essere documentato da perizia asseverata in fase di acconto/saldo.
In ogni caso dovranno essere rispettare i requisiti di sostenibilità finanziaria che prevedono almeno una delle seguenti opzioni:
- Congruenza tra patrimonio netto e spesa complessiva del progetto: PN>(SP-I)/2.
- Onerosità della posizione finanziaria: OF/F < 8%
- Sostenibilità finanziaria del progetto: SP/F<=20% (fatturato medio dell’ultimo triennio o ultimo fatturato registrato qualora l’impresa sia attiva da meno di tre anni).
Sono esclusi i progetti di incenerimento con recupero di energia, smaltimento rifiuti in discariche, aumento capacità di impianti trattamento rifiuti residui.
Nel caso di interventi in regime di aiuti in esenzione ai sensi dell’art. 8 comma 1, lettera b) del presente bando, l’intervento dovrà avere inizio successivamente alla presentazione della domanda di sostegno oppure dovrà essere tecnicamente motivata l’installazione di una componente aggiuntiva in una struttura già esistente per la quale non vi è un equivalente meno rispettoso dell’ambiente al fine di verificare le condizioni previste per i costi ammissibili dal Regolamento (UE) n. 651/2014, articolo 47 par. 7 ultimo capoverso.4.
Ai sensi dell’art. 63, comma 6 Regolamento (UE) 2021/1060 non sono ammissibili i progetti materialmente completati o pienamente attuati prima che sia stata presentata la domanda di sostegno a prescindere dal fatto che tutti i relativi pagamenti siano stati effettuati o meno.
SPESE AMMISSIBILI
Sono ammissibili le spese relative all’acquisto di beni e servizi rientranti nelle seguenti categorie:
A) Impianti, macchinari, strumenti ed attrezzature, inclusi beni usati
B) Immobili, edifici e terreni (suolo ammissibile nel limite del 10% degli investimenti categorie A, D ed E; immobili ammissibili nel limite del 20% della categoria A; non è ammessa la realizzazione di edifici nuovi e la realizzazione di “ristrutturazioni importanti”);
C) Opere edili e impiantistiche funzionali all’intervento;
D) Licenze e servizi informatici, anche in cloud e software SaaS, inclusi canoni e abbonamenti;
E) Brevetti e diritti d’uso e sfruttamento
F) Consulente specialistiche (nella misura massima del 20% del valore delle spese di cui alle precedenti categorie A, B, C, D ed E);
G) Spese per garanzie, qualora si richieda l’anticipo del contributo;
H) Costi indiretti forfetari (riconosciuti nel limite del 5% delle lettere del valore delle spese di cui alle precedenti categorie A, B, C, D, E, F e G).
Devono essere garantiti i seguenti valori minimi/massimo di spesa secondo il regime di aiuti prescelto:
- Regolamento (UE) “de minimis”: spese non inferiori ad euro 50.000,00 e fino ad un massimo di euro 300.000,00;
- Regolamento (UE) n. 651/2014: spese non inferiori a euro 300.000,00 e fino ad un massimo di euro 2 milioni di euro.
Le spese per essere ritenute ammissibili dovranno essere sostenute e pagate:
- a partire dal giorno successivo alla data di presentazione della domanda di sostegno nel caso di scelta del regime in esenzione, Reg. 651/2014;
- dal 1° gennaio 2023 nel caso di scelta del regime “de minimis”.
AGEVOLAZIONE CONCESSA
E’ concesso un contributo a fondo perduto diversificato in base al regime di aiuto dal Beneficiario:
- (UE) n. 2023/2831 “de minimis”: contributo massimo pari al 70% delle spese ammissibili (importo minimo 35.000,00 euro e massimo 210.000,00 euro);
- Regolamento (UE) n. 651/2014: contributo del 55% per Piccole imprese (importo minimo 165.000,00 euro e massimo 1.100.000,00 euro), e del 45% per Medie imprese (importo minimo 135.000,00 euro e massimo 900.000,00 euro).
L’erogazione del sostegno al Beneficiario potrà avvenire sulla base dei seguenti step di pagamento:
- anticipo (facoltativo) entro 120 giorni dalla pubblicazione nel BUR e pari al 40% del sostegno concesso;
- acconto (obbligatorio) dopo 90 giorni dalla pubblicazione nel BUR ed entro il 05/09/2025 e pari ad almeno il 30% del sostegno concesso e fino a massimo l’80%;
- saldo dopo 120 giorni dalla pubblicazione nel BUR del decreto di finanziabilità
Fatto salvo il divieto di doppio finanziamento, i contributi previsti dal presente bando sono cumulabili, per gli stessi titoli di spesa, con altre agevolazioni pubbliche che non si configurano come aiuti di stato, a condizione che la somma complessiva delle agevolazioni concesse per un determinato bene non superi il valore totale dello stesso e nel rispetto degli importi massimi stabiliti dalle norme di riferimento.
Le agevolazioni previste dal presente bando concesse in “de minimis” ai sensi del Reg. (UE) n. 2023/2831, non sono cumulabili con altri aiuti di Stato concessi per gli stessi costi ammissibili se tale cumulo comporta il superamento dell’intensità di aiuto o dell’importo di aiuto più elevati fissati in un regolamento d’esenzione per categoria o in una decisione adottata dalla Commissione.
Ai sensi del Regolamento (UE) n. 651/2014, articolo 17, gli aiuti previsti dal presente bando possono essere cumulati:
- con altri aiuti di Stato, purché le misure riguardino diversi costi ammissibili individuabili;
- con altri aiuti di Stato, in relazione agli stessi costi ammissibili in tutto o in parte coincidenti, unicamente se tale cumulo non porta al superamento dell’intensità di aiuto o dell’importo di aiuto più elevati applicabili all’aiuto in questione in base al presente regolamento.
Non sono comunque cumulabili, in relazione agli stessi costi ammissibili, le agevolazioni del presente bando con quelle finanziate nell’ambito della programmazione 2021-2027 relativa ai fondi FEASR, attraverso il PSR Veneto.
TEMPISTICHE E MODALITA’ DI PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA
I termini per presentare la domanda, tramite il portale Fondi.RVE della Regione Veneto sono i seguenti:
- Apertura sportello: 23 aprile ore 10.00
- Chiusura sportello: 18 luglio 2024 ore 17.00
La procedura di valutazione è a graduatoria (no click day).
Le domande vengono valutate in base alla graduatoria determinata sulla base dei criteri di valutazione e dei criteri di priorità previsti dal bando, riportati nell’appendice.
Sono valutabili ammissibili alla graduatoria utile alla concessione del sostegno i progetti che ottengano un punteggio minimo complessivo di 13 punti. In caso di parità di punteggio, sarà data preferenza secondo l’ordine cronologico di presentazione della domanda.
La domanda di contributo prevede la presentazione di:
- una scheda riassuntiva della proposta progettuale con focus sugli elementi di valutazione e premialità del bando;
- una relazione tecnica, che comprende le seguenti sezioni
- Sezione sulla compatibilità ambientale contenente un focus su ciascuna delle seguenti matrici: emissioni in atmosfera, emissioni allo scarico, rumore, suolo e sottosuolo, traffico, consumi energetici, confrontando la situazione ante-operam e post-operam; la sezione può contenere valutazioni effettuate con gli strumenti di Life Cycle Analysis, quali il Life Cycle Assessment; tale sezione inoltre deve contenere un’analisi più approfondita degli elementi di valutazione e premialità dell’Allegato A1. La relazione deve evidenziare il rispetto delle prescrizioni di cui all’art. 5 comma 5, punti a) e b) del bando;;
- Sezione di inquadramento della filiera produttiva in cui rientra il progetto presentato, corredata di dati inerenti i quantitativi di materiali e rifiuti prodotti/lavorati;
- Sezione tecnico economica illustrativa dell’intervento proposto, corredata da una quantificazione dei miglioramenti ambientali che si ritiene di ottenere con l’attuazione del progetto e comprensiva di cronoprogramma;
- Sezione argomentata sulla coerenza con il Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti (DGR n. 988/2022) e con la Direttiva 2008/98/CE. – art. 5 comma 5 punto c.i) del bando.
- Nel caso di intervento in esenzione, sezione argomentata in cui si specifica se il soggetto richiedente in assenza dell’aiuto non avrebbe realizzato l’intervento e se nella relazione di progetto è stata tecnicamente motivata e dettagliata l’installazione di una componente aggiuntiva in una struttura già esistente per la quale non vi è un equivalente meno rispettoso dell’ambiente, in modo da richiedere che i costi ammissibili corrispondono al totale dei costi di investimento ai sensi dell’art. 47 paragrafo 7 del Regolamento 651/2014.
- Sezione argomentata del rispetto del principio DNSH «non arrecare un danno significativo» e degli obiettivi ambientali individuati dal Regolamento (UE) 2020/852 e Regolamento Delegato (UE) 2021/2139 e Regolamento Delegato (UE) 2023/2486
- Copia delle certificazioni di cui all’articolo 11, comma 5, criterio numero 19 del bando. La mancata presentazione della copia delle certificazioni comporta la non attribuzione del relativo punteggio in fase istruttoria.
- APE attestante i criteri numero 14) e 15) dell’articolo 11, comma 5 del bando. La mancata presentazione del documento, comporta la non attribuzione del relativo punteggio in fase istruttoria.
La presente scheda ha solo scopo informativo. Zenit Project Lab Srl declina ogni responsabilità in caso di errori o lacune. I contenuti della scheda potranno essere oggetto di aggiornamento e approfondimento senza periodicità prestabilita. Per qualsiasi chiarimento e approfondimento potete contattarci all’indirizzo email info@zenitprojectlab.it.