Agevolazioni per progetti di ricerca e sviluppo nel Mezzogiorno
SETTORI | Industria, agroindustria, artigianato, servizi alle imprese |
SPESE FINANZIATE | Personale, strumentazione e apparecchiature, consulenze e servizi, licenze e brevetti |
BENEFICIARI | Imprese di qualsiasi dimensione, centri di ricerca che realizzano progetti di ricerca e sviluppo nel Mezzogiorno d’Italia |
TIPO DI AGEVOLAZIONE | Finanziamento agevolato e contributo |
SCADENZA | chiuso il 7 febbraio 2024 per esaurimento delle risorse disponibili |
PRESENTAZIONE
Il bando, che mette a disposizione 300 milioni di euro, è stato approvato nell’ambito del Programma Nazionale Ricerca, Innovazione e Competitività 2021-27, con l’obiettivo di sostenere progetti di ricerca e sviluppo nel Mezzogiorno d’Italia (Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia).
Una quota pari al 60% delle risorse è riservata ai progetti proposti da PMI e da reti di imprese. Ai fini dell’accesso a tale riserva, i soggetti che propongono un progetto di ricerca e sviluppo in forma congiunta devono appartenere tutti alla categoria delle PMI, ad eccezione degli Organismi di ricerca, o devono realizzare il progetto mediante il ricorso allo strumento del contratto di rete.
Nell’ambito della riserva in questione, una sotto riserva pari al 25% della stessa è destinata alle micro e piccole imprese.
SOGGETTI BENEFICIARI
L’intervento è destinato a:
- Imprese di qualsiasi dimensione con almeno due bilanci approvati al momento della presentazione della domanda di agevolazioni, che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane, di servizi all’industria (attività di cui all’art. 2195 del codice civile, numeri 1, 3 e 5);
- Centri di ricerca;
- Organismi di ricerca come co-proponenti di un progetto congiunto;
PROGETTI AMMISSIBILI
Il bando finanzia progetti che si concentrano su attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, che mirano sia a creare nuovi prodotti, processi o servizi, sia a migliorare significativamente quelli già esistenti. Una parte cruciale di questo processo è l’impiego delle cosiddette tecnologie abilitanti fondamentali (KETs), all’interno delle aree e traiettorie di sviluppo delineate dalla Strategia nazionale di specializzazione intelligente. Inoltre, il bando è aperto anche a progetti che esplorano temi al di fuori di questa strategia, purché contribuiscano a stimolare l’innovazione imprenditoriale e la sua evoluzione.
I progetti devono essere realizzati nelle regioni meno sviluppate e l’avvio delle attività del progetto deve iniziare dopo la presentazione della domanda di agevolazione e, comunque, entro tre mesi dalla concessione delle agevolazioni.
Un aspetto fondamentale di questo bando è la natura collaborativa dei progetti di ricerca e sviluppo. Ci sono due modalità principali per realizzare questi progetti:
- Progetti congiunti: prevedono la partecipazione di un massimo di tre soggetti, incluso l’impresa capofila. È necessario che tra i soggetti proponenti vi sia almeno una micro, piccola o media impresa. Ogni soggetto proponente deve contribuire almeno al 10% dei costi ammissibili. Questi progetti possono anche avvalersi dello strumento del contratto di rete o di altre forme di collaborazione contrattuale.
- Progetti individuali: realizzati da una micro, piccola o media impresa, o da una piccola impresa a media capitalizzazione. Tali progetti richiedono la partecipazione di uno o più soggetti esterni e indipendenti dall’impresa, che contribuiscono alle attività del progetto attraverso servizi di ricerca, consulenze per la ricerca e sviluppo, o ricerca contrattuale. Il valore di questi contributi esterni deve rappresentare almeno il 10% dei costi totali ammissibili del progetto.
SPESE AMMISSIBILI
Sono ammissibili le seguenti tipologie di spesa:
- Spese di personale: per i professionisti impiegati nell’attività di ricerca e sviluppo prevista nel progetto;
- Spese materiali: strumentazioni e apparecchiature utilizzate per portare avanti il progetto;
- Spese per servizi immateriali: attività di consulenza, servizi necessari, acquisizione di licenze e brevetti.
I progetti presentati dovranno avere una durata di almeno 18 mesi e comunque non superiore ai 36 mesi. Inoltre, per essere ammissibili, i progetti di ricerca e sviluppo finanziati da Scoperta Imprenditoriale dovranno prevedere un investimento compreso tra 1 e 5 milioni di euro.
AGEVOLAZIONE CONCESSA
Le agevolazioni sono concesse in due forme principali: come finanziamento agevolato, che copre il 50% dei costi e delle spese ammissibili, e come contributo a fondo perduto, la cui percentuale varia a seconda della dimensione dell’impresa:
- Per le piccole imprese, il contributo diretto è del 35%, per le medie imprese è pari al 30% e per le grandi imprese è pari al 25%.
- Per gli Organismi di ricerca, invece, raggiunge il 60% per la ricerca industriale e il 40% per lo sviluppo sperimentale
MODALITA’ E TEMPISTICHE DI PRESENTAZIONE
Per quanto riguarda la presentazione delle domande di agevolazione, il processo inizia il 7 febbraio 2024, a partire dalle ore 10:00. È importante notare che già dal 24 gennaio 2024 sarà disponibile online la procedura di compilazione della domanda, consentendo così ai potenziali interessati di prepararsi in anticipo.
La procedura di valutazione è a sportello, in base all’ordine cronologico di presentazione delle domande.
La valutazione effettiva della proposta progettuale è basata su criteri quali innovatività, realizzabilità, qualità complessiva della proposta, analisi delle potenzialità di sviluppo derivanti dal progetto, sostenibilità economica, adeguatezza degli strumenti ipotizzati.
Sono finanziati i progetti che abbiano raggiunto almeno 70 punti totali.
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