Credito di imposta per investimenti
SETTORI | Tutti |
SPESE FINANZIATE | Investimenti produttivi |
BENEFICIARI | Imprese di qualsiasi dimensione ubicate nelle Regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna, Molise e Abruzzo |
TIPO DI AGEVOLAZIONE | Credito di imposta |
APERTURA | dal 01/01/2024 al 15/11/2024 |
PRESENTAZIONE
Per l’anno 2024, alle imprese che effettuano l’acquisizione dei beni strumentali sotto indicati, destinati a strutture produttive ubicate nelle regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna, Molise e Abruzzo è concesso un contributo, sotto forma di credito d’imposta, nella misura massima consentita dalla medesima Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027 e nel limite massimo di spesa di seguito individuata.
SOGGETTI BENEFICIARI
Sono ammissibili al beneficio fiscale le imprese di qualsiasi dimensione ubicate nelle Regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo.
Sono escluse le Imprese nei settori dell’industria siderurgica, carbonifera, costruzione navale, fibre sintetiche, trasporti, infrastrutture, energia, settori creditizio, finanziario e assicurativo, nonchè le imprese in stato di liquidazione o di scioglimento e le imprese in difficoltà.
INVESTIMENTI AMMISSIBILI
Sono agevolabili gli investimenti, facenti parte di un progetto di investimento iniziale, relativi all’acquisto, anche mediante contratti di locazione finanziaria, di nuovi macchinari, impianti e attrezzature varie destinati a strutture produttive già esistenti o che vengono impiantate nel territorio, nonché all’acquisto di terreni e all’acquisizione, alla realizzazione ovvero all’ampliamento di immobili strumentali agli investimenti. Il valore dei terreni e degli immobili non può superare il 50%del valore complessivo dell’investimento agevolato.
SPESE AMMISSIBILI
Le spese ammissibili includono non solo l’acquisto diretto di beni strumentali nuovi ma anche i costi associati a contratti di locazione finanziaria per questi beni. Non sono ammesse le spese di manutenzione ordinaria.
Non sono agevolabili i progetti di investimento di importo inferiore a 200.000 euro.
AGEVOLAZIONE CONCESSA
Sono previste le seguenti aliquote differenziate per regione e dimensione aziendale:
- Campania, Puglia, Calabria, Sicilia: piccole imprese: 60%, medie imprese: 50%, grandi imprese: 40%
- Basilicata, Sardegna, Molise: piccole imprese: 50%, medie imprese: 40%, grandi imprese: 30%
- Abruzzo: piccole imprese: 35%, medie imprese: 25%, grandi imprese: 15%
Il credito d’imposta è commisurato alla quota del costo complessivo dei beni summenzionati acquistati o, in caso di investimenti immobiliari, realizzati dal 1° gennaio 2024 al 15 novembre 2024 nel limite massimo, per ciascun progetto di investimento, di 100 milioni di euro. Per gli investimenti effettuati mediante contratti di locazione finanziaria, si assume il costo sostenuto dal locatore per l’acquisto dei beni; tale costo non comprende le spese di manutenzione.
Se i beni oggetto dell’agevolazione non entrano in funzione entro il secondo periodo d’imposta successivo a quello della loro acquisizione o ultimazione, il credito d’imposta è rideterminato escludendo dagli investimenti agevolati il costo dei beni non entrati in funzione. Se, entro il quinto periodo d’imposta successivo a quello nel quale sono entrati in funzione, i beni sono dismessi, ceduti a terzi, destinati a finalità estranee all’esercizio dell’impresa ovvero destinati a strutture produttive diverse da quelle che hanno dato diritto all’agevolazione, il credito d’imposta è rideterminato escludendo dagli investimenti agevolati il costo dei beni anzidetti. Per i beni acquisiti in locazione finanziaria, le disposizioni si applicano anche se non viene esercitato il riscatto.
Il credito d’imposta è cumulabile con altre agevolazioni fiscali, come il credito d’imposta beni strumentali 4.0. La cumulabilità è confermata anche con le agevolazioni previste dalla legge Sabatini, entro i limiti delle pertinenti discipline europee.
MODALITA’ DI FRUIZIONE DEL CREDITO DI IMPOSTA
Il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione e deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta di riconoscimento del credito e nelle dichiarazioni dei redditi relative ai periodi d’imposta successivi fino a quello nel quale se ne conclude l’utilizzo.
Il credito di imposta indebitamente utilizzato e rideterminato, è restituito mediante versamento da eseguire entro il termine stabilito per il versamento a saldo dell’imposta sui redditi dovuta per il periodo d’imposta in cui si verificano le ipotesi:
- di mancata entrata in funzione dei beni oggetto di investimento;
- i beni sono dismessi, ceduti a terzi, destinati a finalità estranee all’esercizio dell’impresa ovvero destinati a strutture produttive diverse da quelle che hanno dato diritto all’agevolazione.
Ai fini del riconoscimento dell’agevolazione, le imprese beneficiarie devono mantenere la loro attività nelle aree d’impianto, ubicate nelle zone assistite, nelle quali è stato realizzato l’investimento oggetto di agevolazione, per almeno cinque anni dopo il completamento dell’investimento medesimo. L’inosservanza dell’obbligo determina la revoca dei benefici concessi e goduti.
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