Sace Simest
Certificazioni e Consulenze
SETTORI | Tutti i Settori |
FINALITA’ | Certificazioni e Consulenze |
BENEFICIARI | società di capitali |
TIPO DI AGEVOLAZIONE | Finanziamento agevolato |
APERTURA | Bando attivo |
PRESENTAZIONE
Simest sostiene la realizzazione di progetti di internazionalizzazione dell’impresa aventi ad oggetto:
- consulenze specialistiche e studi di fattibilità per l’internazionalizzazione dell’impresa – inclusa la formazione relativa a tematiche di export e internazionalizzazione – e/o per l’innovazione digitale, tecnologica, di prodotto nell’ottica dell’internazionalizzazione dell’attività d’impresa;
- l’ottenimento di certificazioni di prodotto, per la tutela di diritti di proprietà intellettuale, di certificazioni di sostenibilità e innovazione tecnologica.
SOGGETTI BENEFICIARI
Ai fini dell’ammissibilità all’intervento agevolativo l’impresa richiedente deve:
- avere sede legale e operativa in Italia;
- essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti e regolarmente costituita e iscritta nel registro delle imprese e in stato di attività. In caso di imprese aggregate le stesse dovranno costituire una Rete Soggetto con autonoma soggettività giuridica mediante la sottoscrizione di un contratto di Rete;
- operare in conformità alle pertinenti disposizioni legislative e regolamentari nazionali in materia ambientale;
- essere in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa del lavoro e di prevenzione degli infortuni e con gli obblighi contributivi, come risultante dal DURC;
- alla data di presentazione della domanda, aver depositato presso il Registro imprese almeno due Bilanci relativi a due Esercizi completi precedenti alla presentazione della Domanda che siano stati approvati o per cui siano scaduti i termini di deposito. I bilanci devono riguardare lo stesso soggetto richiedente (identificato dal codice fiscale)[1].
- non avere ricevuto, e successivamente non rimborsato o depositato in un conto bloccato, aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
- non deve risultare inadempiente ad altre obbligazioni assunte nei confronti della SIMEST in qualità di gestore di fondi pubblici e non trovarsi comunque in alcuna delle situazioni previste quale causa di revoca dell’Intervento Agevolativo;
- avere integralmente restituito gli importi oggetto di un provvedimento di revoca, totale o parziale, o di restituzione dei finanziamenti agevolati concessi a valere sul Fondo 394/81 o di un Cofinanziamento;
- alla data di presentazione della Domanda non deve:
- essere coinvolta in una procedura concorsuale (non deve pertanto essere soggetta ad alcuna procedura concorsuale, né deve aver presentato domanda per una procedura concorsuale) o trovarsi in stato di fallimento; ai sensi della legge fallimentare ove applicabile;
- essere coinvolta in una procedura concorsuale (liquidazione giudiziale o concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente) e comunque non deve aver chiesto l’accesso a uno strumento di regolazione della crisi e dell’insolvenza e non deve aver avviato una procedura di composizione negoziata della crisi ai sensi del nuovo Codice della Crisi e dell’Insolvenza;
- essere in condizioni tali per cui una procedura concorsuale possa essere richiesta nei suoi confronti;
- essere in stato di scioglimento o liquidazione volontaria, di amministrazione controllata o straordinaria, di o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente;
- alla data di presentazione della Domanda:
- non rientrare nello Scoring 11 e 12 nel caso di domande di importo superiori a euro 150.000
- non trovarsi in difficoltà, ai sensi dell’articolo 2, punto 18, del Regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione del 17 giugno 2014
Sono escluse le imprese:
- i cui legali rappresentanti o amministratori, alla data di presentazione della Domanda, sono stati condannati, con sentenza definitiva o decreto penale di condanna divenuto irrevocabile o sentenza di applicazione della pena su richiesta ai sensi dell’articolo 444 del codice di procedura penale, per i reati che costituiscono motivo di esclusione di un operatore economico dalla partecipazione a una procedura di appalto o concessione ai sensi della normativa in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture vigente alla data di presentazione della domanda;
- nei cui confronti è stata applicata la sanzione interdittiva di cui all’articolo 9, comma 2, lettera d), del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231;
- che controllano direttamente o indirettamente, ai sensi dell’articolo 2359 del codice civile, una società residente in un Paese o in un territorio non cooperativo a fini fiscali, ovvero che sono controllate direttamente o indirettamente, ai sensi dell’articolo 2359 del codice civile, da una società residente in un Paese o in un territorio non cooperativo a fini fiscali. Per Paesi o territori non cooperativi a fini fiscali si intendono le giurisdizioni individuate nell’Allegato 1 alla lista UE delle giurisdizioni non cooperative a fini fiscali, adottata con conclusioni del Consiglio dell’Unione europea;
- che si trovano in altre condizioni previste dalla legge quali cause di incapacità a beneficiare di agevolazioni pubbliche o comunque a ciò ostative.
[1] Si precisa che in assenza di obbligo di deposito del bilancio, sarà necessario acquisire la dichiarazione dei redditi relativa agli ultimi due esercizi e prospetti economico-patrimoniali redatti con i criteri di cui al DPR n. 689/74 ed in conformità agli art. 2423 e seguenti del codice civile con dichiarazione attestante che i dati contabili utilizzati per l’elaborazione di tali situazioni sono gli stessi utilizzati per la presentazione delle dichiarazioni dei redditi.
SPESE AMMISSIBILI
Sono ammissibili le seguenti tipologie di spesa:
- Consulenze per indagini e studi di fattibilità per l’internazionalizzazione finalizzate all’individuazione, allo sviluppo e al rafforzamento della presenza sui mercati esteri di interesse
- Formazione per export/internazionalizzazione: spese per la formazione del management e/o del personale della società richiedente relative alle iniziative di export e internazionalizzazione
- Consulenze per innovazione tecnologica e di prodotto relative ai processi produttivi e alla sostenibilità ambientale
- Certificazioni di prodotto e di sostenibilità ambientale
- Spese per l’innovazione/adeguamento di prodotto e/o servizio o altre spese finalizzate all’ottenimento di certificazioni internazionali
- Spese per ottenimento delle licenze di prodotti e/o servizi, registrazione di marchi o altre forme di tutela del made in Italy
- Spese per consulenze propedeutiche all’ottenimento delle certificazioni
- Spese di supporto al progetto (max 20% delle spese ammissibili) quali:
- Spese di viaggio e soggiorno da parte degli amministratori dell’impresa richiedente
- Spese di viaggio e soggiorno (incoming) di potenziali partner locali (esclusa la clientela)
- Spese consulenziali professionali per le verifiche di conformità alla normativa ambientale nazionale
- Spese per consulenze finalizzate alla presentazione e gestione della richiesta di Intervento Agevolativo (per un valore fino a un massimo del 5% dell’importo deliberato)
Sono finanziabili le spese sostenute dalla data di attribuzione del CUP fino a 12 mesi dopo la data di stipula del contratto di finanziamento (periodo di realizzazione).
Tutte le spese sopra elencate devono risultare dal contratto tra l’impresa richiedente e la società di consulenza. Fanno eccezione le sole spese per l’innovazione/adeguamento di prodotto e/o servizio o altre spese finalizzate all’ottenimento di certificazioni internazionali e le spese per ottenimento delle licenze di prodotti e/o servizi, registrazione di marchi o altre forme di tutela del made in Italy.
Il contratto di consulenza[1] deve contenere i seguenti elementi minimi:
- indicazione del/i professionista/i incaricato/i;
- oggetto della prestazione professionale con particolare riferimento alle finalità sopra descritte;
- elenco delle attività da effettuarsi nel periodo di realizzazione del progetto;
- indicazione dei Paesi di destinazione;
- indicazione della durata dell’attività consulenziale;
- corrispettivo economico pattuito tra le parti, compresi viaggi e soggiorni;
- altre eventuali informazioni necessarie alla gestione del rapporto.
Il Contratto deve essere in lingua italiana o inglese.
Le suddette spese devono essere sostenute, fatturate e pagate secondo successivamente alla data di ricezione del CUP e comunque riferite ad attività svolte nel Periodo di Realizzazione (12 mesi)[2].
L’importo minimo della spesa è pari a € 10.000,00. L’importo massimo è pari a € 500.000,00 o, se minore, al 20% dei ricavi degli ultimi due bilanci.
[1] È consentita la sostituzione, ove adeguatamente motivata, della Società di Consulenza purché i contenuti del Contratto di consulenza presi in considerazione ai fini dell’istruttoria rimangano sostanzialmente gli stessi o siano comunque analoghi. La sostituzione è ammessa fino a 3 mesi prima della scadenza del Periodo di realizzazione del programma.
[2] Sono comunque escluse le seguenti spese:
- spese per attività connesse all’esportazione, ossia direttamente collegate ai quantitativi esportati (ivi incluso, inter alia, le commissioni legate al venduto), alla costituzione e gestione di una rete di distribuzione, o le spese correnti connesse con l’attività di esportazione;
- spese direttamente connesse all’attività commerciale (es. attività di assistenza post-vendita, trasporto, e stoccaggio merci);
- spese relative ad attività correnti dell’Impresa Richiedente (quali a titolo esemplificativo le spese relative al personale dell’Impresa Richiedente o di soggetti riferibili all’Impresa Richiedente quali esponenti o soci dell’impresa Richiedente).
- spese non conformi all’utilizzo dell’Intervento Agevolativo rispetto alle previsioni sul cumulo previste dal Regolamento (UE) n. 1407/2013 “de minimis”;
- spese per consulenze continuative o periodiche, ovvero a copertura di costi di esercizio ordinari dell’impresa connessi ad attività regolari, quali la consulenza fiscale, la consulenza legale o la pubblicità;
- spese oggetto di altra agevolazione pubblica non cumulabili;
- spese connesse ai settori esclusi;
- spese non conformi alla Circolare di riferimento ovvero non pertinenti al programma oggetto di finanziamento.
AGEVOLAZIONE CONCESSA
E’ concesso un finanziamento a tasso agevolato pari al 10% del tasso di riferimento UE (Tasso applicato del 0,464% al 14/7/2023) oppure del 50% o dell’80% di esso, definito in fase di presentazione della domanda.
L’esposizione massima complessiva nei confronti del fondo 394/81 non superiore al 35% della media dei ricavi degli ultimi due bilanci.
La durata complessiva del finanziamento è di 4 anni a decorrere dalla data di Stipula del Contratto, di cui:
- Periodo di Preammortamento: 2 anni
- Periodo di Rimborso: 2 anni
Le garanzie richieste sono determinate in funzione del MOL o della classe di Scoring dell’Impresa (senza garanzia per lo scoring 1 e 2).
L’erogazione del finanziamento avviene in due tranche (25% anticipo – saldo).
E’ concesso un contributo a fondo perduto del 10% entro un massimo di € 100.000 per:
- PMI (anche Micro Impresa), con sede operativa nelle Regioni del Sud-Italia (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia) costituita dal almeno 6 mesi;
- PMI (anche Micro Impresa), in possesso di certificazioni ambientali/di sostenibilità (ISO 45001, ISO 14001, SA8000);
- PMI (anche Micro Impresa) giovanile (i.e. impresa costituita al 60% da giovani tra i 18 (diciotto) e i 35 anni oppure per le società di capitali, impresa in cui le quote di partecipazione sono detenute per il 60% giovani tra i 18 e i 35 anni);
- PMI (anche Micro Impresa) femminile (i.e. impresa costituita al 60% da donne oppure per le società di capitali, impresa in cui le quote di partecipazione sono detenute per il 60% da donne;
- PMI (anche Micro Impresa), con una quota di fatturato export risultante dalle dichiarazioni IVA degli ultimi due esercizi pari a 20% sul fatturato totale;
- PMI (anche Micro Impresa) innovativa (i.e. impresa registrata come PMI innovativa presso la sezione speciale della camera di commercio);
- Impresa anche non PMI o Micro Impresa, in possesso di certificazioni ambientali/di sostenibilità (ISO 45001, ISO 14001, SA8000) e che entro la data della prima Erogazione può fornire evidenza di:
- aver emesso una Sustainable Procurement Policy (SPP) contenente principi ESG;
- adesione di almeno 5 fornitori dell’Impresa Richiedente, con contratti di fornitura stipulati da almeno 12 mesi dalla presentazione della Domanda, a uno o più principi ESG contenuti nell’SPP;
- processo di implementazione della suddetta Policy;
- piani correttivi in caso di non conformità di uno o più fornitori (ad esempio chiusura rapporto con il suddetto fornitore o diffida e tempo per adeguarsi);
- strumenti e modalità di monitoraggio dei fornitori con riferimento al rispetto alla conformità alla suddetta Policy.
- impresa (anche non PMI o Micro Impresa), con interessi diretti nei Balcani Occidentali[1].
L’aiuto viene concesso in Regime De Minimis.
[1] Impresa Richiedente (PMI, incluse le Micro Imprese, e Altre imprese) che ha interessi in Serbia, Kosovo, Bosnia-Erzegovina, Albania, Montenegro, Macedonia del Nord – FYROM (“Balcani Occidentali”) e ricadente in almeno una delle seguenti categorie:
- Impresa con interesse diretto: impresa che esporta verso i Balcani Occidentali e/o importa dai suddetti Paesi. Il requisito deve risultare da un’asseverazione rilasciata secondo le modalità previste nel format “Asseverazione esportazioni e/o importazioni nei Balcani Occidentali” nella sezione “Format disponibili sul Sito” della Circolare, redatta da un soggetto iscritto al Registro dei Revisori Contabili tenuto dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), sulla base dell’ultimo bilancio;
- Impresa con presenza attuale: impresa aventi una sede commerciale, di rappresentanza o produttiva nei Balcani Occidentali attiva alla data di presentazione della Domanda e da almeno 6 mesi. La presenza di tale sede deve essere opportunamente documentata, in fase di presentazione della domanda, tramite visura camerale o documentazione equipollente;
- Impresa che risulta essere fornitrice di imprese italiane presenti nei Balcani Occidentali. L’impresa fornitrice di imprese italiane, presenti nei Balcani Occidentali e che deve inviare, in sede di presentazione della domanda:
- visura camerale o documentazione equipollente dell’impresa italiana che ha interessi nei Balcani Occidentali;
- specifici contratti/ordini commerciali stipulati da almeno 6 mesi con l’impresa italiana presente nei Balcani Occidentali.
La presente scheda ha solo scopo informativo. Zenit Project Lab Srl declina ogni responsabilità in caso di errori o lacune. I contenuti della scheda potranno essere oggetto di aggiornamento e approfondimento senza periodicità prestabilita. Per qualsiasi chiarimento e approfondimento potete contattarci all’indirizzo email info@zenitprojectlab.it.